Plinio il Vecchio nell’ Historia naturalis cosi descrive il miele

“qualunque cosa sia questa sostanza, la dolcezza stessa del cielo o un umore secreto dalle stelle o una specie di essudorato dell’aria stessa scaturito dal suo processo di purificazione…vero è che il nettare ci giunge purissimo, limpido, genuino”.

Federico Valicenti

Federico Valicenti

Questo nettare prodotto dagli dei, sacro e mitico di cui anche il grande filosofo Aristotele, nel primo secolo a.C. scrive “il nettare cade dai cieli, soprattutto al sorgere delle stelle e quando l’arcobaleno compare splendente nel cielo” (Historia animalium v-22-24). Il miele come mezzo per tracciare origini divine, associato alle bellezze del paradiso, alla Terra dei Beati. I musulmani promettono vergini e fiumi di miele, gli ebrei nella Terra Promessa fanno scorrere latte e miele, il profeta Isaia apostrofa “ricotta e miele mangerai fin quando saprai rifiutare il male e scegliere il bene”. I riti magici e propiziatori si susseguono nei secoli, quando più sono moderni tanto più appaiono vetusti. Il giorno dei morti si prepara il grano cucinato con mosto cotto, chicchi di melograno e miele, in alcune nostre zone ancora si conserva la tradizione nel giorno di Santa Lucia dove il miele misto al grano viene cotto nella pignata e offerto in famiglia. Nella tradizione dei matrimoni il miele rappresenta la dolcezza e la purezza dell’amore, basta pensare alla meravigliosa figura del dio dell’amore Kama, armato di un arco divino e magico la cui corda tesa è costituita da una catena di api, oppure alla Corona Aurea di Armento(PZ) rarissimo ed originale reperto di fine arte orafa lucana del IV sec. a.C. Lo stesso modo di dire luna di miele sta a significare che il primo mese di matrimonio è il più dolce ed il più bello.

Quindi si potrebbe tranquillamente dire, usando il linguaggio del vate Virgilio (70 – 19 a.C)   “Non vos vobis mellificatis apes”- le api non mielificano per se stesse ma per altri

Ricotta e miele mangerai fin quando saprai rifiutare il male e scegliere il bene ( Isaia 7.15.)

 

… ed ora la ricetta

Dolce ricotta mandorle e miele di castagno

Ingredienti:
250 gr di ricotta fresca
un cucchiaio piccolo di cannella macinata fine
30 gr di mandorle leggermente tostate
20 gr di semi di sesamo leggermente tostato
un cucchiaio abbondante di miele di castagno
due cucchiai di olio extra vergine di oliva.

In una padella antiaderente versare l’olio extra vergine di oliva, quando l’olio è caldo aggiungere la ricotta e lavorare velocemente con una spatola, quando è ben sciolta e frigge delicatamente, aggiungere la cannella e i semi di sesamo, continuare a mescolare fin quando i grumi saranno sciolti.

In un piatto di portata versare la ricotta calda, aggiungere le mandorle tritate e a filo il miele di castagno.

Dolce ricotta mandorle e miele di castagno

Dolce ricotta mandorle e miele di castagno