Preparare un rosolio fatto in casa è sempre un piacere, una scoperta anche perché richiede poco tecnica, molta pazienza e ….fine palato!
Distillare è un arte antica , vecchia di millenni.
La conoscevano i cinesi nel 2000 a.C., gli egiziani distillavano il sidro ben seimila anni fa,  cosi come i persiani, e scritti di alambicchi e distillati si trovano presso la corte di Tiberio.

Federico Valicenti

Federico Valicenti

Ma l’alchimia elevata ad arte si sviluppa nel medioevo con i monaci; distillano radici, foglie, spezie, vino, sempre alla ricerca di nuovi medicamenti , che trova  riscontri nel testo di medicina della Regimen Sanitatis Salerni  -Regola  Sanitaria  Salernitana- (XI –XIII sec. d.C) dove  prescrivono  l’alcool come medicina che serve per curare malattie  e l’uso di  alcuni distillati per disinfettare ferite da arma da fuoco e da taglio.
Durante le feste, soprattutto nei battesimi e nelle comunioni, in terra di Basilicata  si  offrivano i rosoli fatti in casa al profumo di arance, finocchietto,  radici di genziana, spezie, fiori,  mentre una preparazione a parte hanno i vini aromatizzati con foglie di amarena o con mele cotogne.
D’inverno si preparavano dei rosoli a base di vino, miele  e brodo, bevuti ai primi sintomi di raffreddore.
Nei giorni di festa, a casa del festeggiato, agli uomini è offerto il vino, mentre alle donne il rosolio dolce, per questo definito “liquore femminile”.
Offerto in bicchierini lavorati e di colori vari, con sfumature azzurrine , rosa o gialline, con il gambo o senza, molto sottili , di solito serviti su di un vassoio ornato di merletto e accompagnati da pasticcini fatti in casa, a significare la gentilezza dell’ospitalità, la ricchezza e la bravura della padrona di casa.
Con l’avvento della chimica cessa l’antica arte dell’alchimia, si cercano nuove forme di distillazione, le essenze sono sempre più facilmente reperibili sul mercato, ed è venuto meno il desiderio e l’abitudine di offrire i rosoli, che per tanti secoli sono sopravvissuti al tempo e profondamente radicati nella tradizione.
Ma il gran piacere di andare per boschi e contrade…… resta nel tempo!

 … ed ora le ricette

Rosolio di noci e vino aglianico

Ingredienti:
1500 gr di noci verdi
1 lt di vino aglianico
3chiodi di garofano
500 cc di alcol puro 90°
1 kg di zucchero

 

Rosolio

Rosolio

Pestate le noci insieme con lo zucchero e i chiodi di garofano. Versate il composto ottenuto in un vaso a tenuta ermetica e aggiungete il vino rosso.
Mescolate, tappate , e lasciate a macerare per 7 giorni. Quindi filtrate bene, strizzando la garza con i residui. Unite poi l’alcol e lasciaste riposare per qualche giorno. Filtrate di nuovo dalle impurità del fondo e imbottigliate. Lasciate invecchiare per qualche mese.