Nella vecchia Europa il tartufo era anche chiamato aglio del ricco, per il suo leggero sentore agliaceo e naturalmente perchè se ne trovavano in abbondanza. Ma è in Piemonte che se ne fa un consumo rilevante intorno al 1600 ad imitazione della Francia.

Federico Valicenti

Federico Valicenti

Nel 1700 il tartufo Piemontese era considerato presso tutte le Corti una delle cose più pregiate. La ricerca del tartufo costituiva un divertimento di palazzo per cui gli ospiti e ambasciatori stranieri a Torino erano invitati ad assistervi. Da qui, sicuramente, nasce l’usanza dell’utilizzo di un animale elegante come il cane per la cerca al tartufo. Il sovrano Vittorio Amedeo II si divertiva, invitando gli ospiti stranieri, in vere e proprie battute di raccolta. Carlo Emanuele III racconta di un episodio che riguarda una spedizione alla ricerca di tartufi, avvenuta nel 1751, organizzata dalla Casa Reale in Inghilterra nel tentativo di far conoscere e apprezzare l’uso dei tartufi nella cucina britannica, con scarsi risultati. Furono trovati tartufi nel suolo inglese ma di valore estremamente inferiore a quelli piemontesi. Il Conte Camillo Benso di Cavour, nell’arte della sua politica utilizzava il tartufo come dissuasore diplomatico. Ad onore della gioia che regalava al suo palato Gioacchino Rossini definiva il tartufo il Mozart dei funghi. Lord Byron lo teneva sulla scrivania perché il suo profumo gli destasse la creatività. Alexandre Dumas lo definiva il Sancta Santorum della tavola. E Rossini racconta che una delle poche volte che pianse fu :

quando cadde nello stagno un tacchino ripieno di tartufo.

… ed ora le ricette

Bruschette al tartufo

Ingredienti:
Pane casareccio a fette
olio d’oliva extravergine
tartufo nero.

Arrostire il pane nel forno e condire con olio.
Tagliare il tartufo a fette finissime e condire le bruschette.

Risotto al Tartufo

Risotto al tartufo

Risotto al tartufoIngredienti per 4 persone:
300 g di riso,
tartufi neri,
50 g di burro,
80 g di pecorino Moliterno,
1/2 cucchiaio di panna.

Cuocere il riso in abbondante acqua salata. Scolare il riso molto al dente ed aggiungere il burro, la panna, pecorino e parte del tartufo grattugiato.
Mantecare il tutto e servire guarnendo ogni piatto con fette di tartufo.