La zucca lunga è un cibo troppo grossolano per comparire degnamente sulle mense aristocratiche, buono com’è per sfamare intere famiglie di contadini e il bestiame e tutt’al più a fornire qualche utensile. Della zucca infatti non si butta via niente e tutte le sue componenti si possono trasformare in un gustoso piatto.

Federico Valicenti

Federico Valicenti

Ipocalorica, molto digeribile, estremamente versatile in cucina, fiori, semi e polpa si prestano ai piatti più vari e fantasiosi, dall’antipasto al dessert.  E, una volta svuotata, si trasforma in un utile contenitore, per il sale, l’acqua, il vino, l’olio, come si faceva a Roma e nell’antica Grecia, addirittura in uno strumento a percussione o a fiato come testimonia la tradizione musicale dei più diversi Paesi, dall’Africa all’Estremo Oriente, e in tutte le più varie epoche. Ai Romani se va il merito di aver intuito l’utilità delle zucche svuotate, utilizzate come galleggianti per la pesca e come contenitori, va comunque anche il demerito di aver dato discredito a questo innocuo vegetale erigendolo a simbolo di stoltezza o scarsa intelligenza.  La zucca è presente nelle fiabe di tutto il mondo, trasformata in scrigno di tesori, simbolo di fecondità e rigenerazione, cibo dell’immortalità. Entra nei miti e nei riti magici che dall’antichità si sono tramandati fino a oggi, a simboleggiare una sorta di connessione tra il mondo dei vivi e quello dei defunti.  Le sue origini sono molto più remote della “cucurbita” tonda arrivata dalle Americhe. La cuccuzza logna, la zucca lunga, uno dei pochi vegetali coltivati sin  dall’antica storia europea. La zucca lunga appartiene al  genere “lagenaria”  ha una forma cilindrica che arriva ad allungarsi fino a due metri. I navigatori Fenici la portavano nelle stive quando approdarono alle foci dei fiumi italici. Di sicuro gli Etruschi iniziarono a coltivarla e i Romani iniziarono ad usarla sia come utensile che come alimento, in  cucina era molto apprezzata e veniva cotta sul fuoco e nel forno da pane. Il suo gusto dolce misto al salato delle salse  trionfava nelle mense patrizie, e la zucca ben si prestava a combinarsi con il garum, la salsa a base di pesce fermentato che troviamo in quasi tutte le ricette nel libro di cucina De re coquinaria di Apicio vissuto intorno al 25 a. C in Roma.Ma la zucca non era solo protagonista della tavola, era considerata alla pari di un medicinale da medici ed eruditi, usata come una panacea per i mali più vari. Nell’erbario di  Dioscoride ( 40a.C. – 90 a.C.) la zucca era definita “il balsamo dei guai” mentre Plinio il Vecchio nella sua Naturalis  Historia definiva la cocuzza “ il refrigerio della vita umana”. Marziale (40 –104 d.C.),  famoso per la sua pungente nota satirica, nei suoi epigrammi ci racconta di un divertente anfitrione , Cecilio,  che invitava spesso ospiti a pranzo ma che serviva  solo zucche“….le cocuzze Cecilio, taglia in mille pezzettini. Le mangi all’antipasto, te le da nella minestra, e le serve per pietanza, le mette nel contorno ”.

Quasi a voler sottolineare il proverbio ancora  in uso nelle cucine contadine ”com’ ti vuoglio  cucuzza longa…che pi tj amarj ci vòra a carne..”.. “come ti voglio cocuzza lunga,  che per amarti ci vuole la carne”.

… ed ora la ricetta

“Stuozzi di cucuzza longa chjina”
Tranci di  zucca lunga ripiena

Innanzitutto per la preparazione di questo piatto servono delle zucche lunghe e che siano belle dritte. Si lavano e si puliscono. Si tagliano a tranci grossi, e si svuotano, si lessano in acqua salata per circa 5minuti poi si scolano e si lasciano raffreddare.

Ingredienti
Zucca lunga
carne macinata
un buon ragù di carne
pane raffermo
mozzarelle
uova sode
pepe nero

Soffriggere leggermente la carne in un po’ d’olio, salare e pepare.
Unire due mestoli di ragù, lasciar raffreddare e poi unire il parmigiano, altro pepe nero, pane raffermo, le uova, prezzemolo, basilico mozzarella e uova sode.
Impastare per bene tutti gli ingredienti.

Quindi prendere una teglia, versarci del ragù e parmigiano, ed iniziare a riempire i tranci di zucca.

Disporre nella teglia, aggiungere altro sugo, parmigiano e pepe nero. In forno per circa 30/40 min.

Tranci di  zucca lunga ripiena

Tranci di  zucca lunga ripiena