Agnello di Dio che togli i peccati del mondo………è l’inizio di una delle più toccanti preghiere Cristiane. “ Ecce Agnus Dei….” dice  San Giovanni nel suo Vangelo rifacendosi alla Peshac Ebraica, lo glorifica l’Islam 70 giorni dopo il Ramadan sulla sua tavola per ricordare il sacrificio di Abramo che era pronto a immolare il proprio figlio che un angelo sostituì con l’ovino.

Federico Valicenti

Federico Valicenti

L’agnello viene accreditato da almeno tre religioni nelle rispettive civiltà sviluppatesi attorno al Mediterraneo. Nelle religioni l’agnello è entrato nella simbologia in rapporto con Dio per il suo aspetto candido, dove esplica attraverso la sua forma minuta ed elegante la sua debolezza e sottomissione. Totalmente dipendente dal proprio pastore, inadatto se esce dal gregge, diventa simbolo della totale obbedienza al Dio delle religioni e al suo volere, usato come simbolo da immolare per liberare dalla schiavitù, dalla morte, dalla distruzione gli uomini che lo allevano.
Le continue allusioni al sacrificio dell’ovino ha sviluppato nelle religioni  l ’idea del sacrificio del figlio donato a Dio dal padre per cancellare i peccati dall’umanità. Si racconta, infatti, che proprio nella notte in cui Dio salvò il suo popolo dalla schiavitù, l’angelo sterminatore passò nelle case degli egiziani uccidendo i primogeniti e passò oltre le case degli ebrei che avevano segnato gli stipiti delle porte con il sangue dell’agnello sacrificato.
Per commemorare questo evento da allora venne consumato, nel pranzo della Pasqua ebraica, l’agnello, tradizione poi ripresa dalla religione cristiana. In Israele era consuetudine sacrificare un agnello ogni mattina e ogni sera al tramonto, per l’espiazione dei peccati e per la purificazione.

Quando si sacrificava un agnello il credente offriva a Dio ciò che di più prezioso potesse avere e quindi simbolicamente offriva a Dio se stesso, questo è uno dei motivi per cui l’agnello ha assunto una forte valenza religiosa .

 

… ed ora la ricetta

Agnello “Suttasupa”

Ingredienti:
4 pezzi di  coscia di agnello disossato
2 uova
60 gr di pecorino
100 gr di mollica di pane raffermo
1 cucchiaio abbondante  di prezzemolo tritato
1 spicchio d’aglio
un pizzico di pepe
1  patata grossa a pasta gialla
un cucchaio di olio extra vergine
sale qb

Procedimento:
Preparare uno sbattuto d’uovo con il prezzemolo tritato, il pecorino grattugiato l’aglio a fettine sottili e un pizzico di pepe, sale qb. Tagliare a fette larghe e alte un dito la carne di agnello, togliere eventuali ossicini salare e immergerla nel preparato d’uovo quindi nella mollica di pane grattugiata.
Sbucciare e lavare la patate, tagliare 4 fette larghe e alte un dito e disporle in una teglia da forno ben oleata, quindi aggiustare sulle patate le fette di carne d’agnello impanate e spargere a pioggia la rimanente mollica di pane. Infornare a 180 ° per circa 15/20 minuti.

Due cotture perché: sopra viene arrostito sotto la mollica, mentre sotto cuoce sopra la  patata.