Questa estate strana non esime da allontanarsi dai rossi per far subentrare nella nostra dieta i bianchi, stagione di serate passate in allegria a consumare pietanze a base di pesce.
Questa piccola dissertazione per introdurre un Bianco bevuto in compagnia di amici l’altra sera sul lungomare di Policoro, sbirciando nelle vetrinette frigo vado alla ricerca di qualcosa che non sia extraregionale, i cui vini ne fanno da padrone, in fondo vedo il San Basile Greco D.O.C. Matera Cantina Taverna, lo prendo senza esitazione, avevo fatto un assaggio da vasca in tempi non sospetti, cosi da curioso enoico e tecnico volevo capire come era evoluto in bottiglia dopo.
Della cantina ne abbiamo già parlato qui, oltre ai rossi sono presenti anche due bianchi , il SenSO2 per soddisfare i palati dei più esigenti che cercano i vini senza solfiti aggiunti e il Greco Matera D.O.C fatto in maniera tradizionale.
Noi abbiamo scelto il Greco, diraspatura e pigiatura seguita seguita da una criomacerazione e poi da una leggerissima pressatura, una resa del 50% in vino pulito, chiarifica statica al freddo, fermentazione a bassa temperatura, affinamento in acciaio e bottiglia.
L’annata 2017 non è stata delle più semplici checché se ne dica,il caldo , il caldo e il caldo ha fatto da padrone, zero acqua e quindi altrettanta zero umidità, ti aspetti che la freschezza dei vini si sia andata a far benedire, invece in questo caso la magistrale attenzione dello staff di Cantina Taverna , ha permesso di intercettare il miglior momento per portare le uve in cantina, le gradazioni non mancavano, 13,5° è un degno titolo, sugli scaffali si trova intorno ai 10 euro, al ristorante qualcosa in più.
Alla vista si presenta con un bel giallo paglierino.
All’esame olfattivo frutta e fiori si inseguono nel bicchiere dando una bella percezione olfattiva, drupacee a polpa gialla ,pesca ed albicocca, fiori di zagara ( l’odore dei fiori degli agrumi per capirci), gelsomino ed un po di ginestra, un vino olfattivamente pulito.
All’esame gustativo si presenta molto sapido e fresco, una buona spalla acida che fa produrre saliva ai lati della lingua, bello complesso ma di facile e piacevole beva , un vino che non ti aspetti soprattutto per la zona di produzione, sono stati molto bravi a cogliere il momento giusto per raccogliere.
Cosi giusto per non lasciarvi a bocca asciutta , lo abbiamo bevuto su un pacchero all’astice blu del mediterraneo con pomodorini.