Lo Scalone Italia all’interno della dimora presidenziale argentina fu decorato dal chiaromontese Vincenzo Dursi. Decorò anche le cinque anticamere dello studio del Presidente.
di Redazione
La camera ardente per rendere omaggio a Diego Armando Maradona, morto nella giornata di ieri per un arresto cardiaco, è stata allestita nella Casa Rosada a Buenos Aires.
In qualche modo la Basilicata e Chiaromonte sono lì, idealmente, ad accogliere i suoi tifosi: tutti i cittadini che renderanno omaggio alla “Mano de Dios” salendo lo Scalone Italia che porta all’interno della Casa Presidenziale argentina non potranno non ammirare gli stucchi che lo decorano: son opera di Vincenzo D’Ursi, di origini chiaromontesi, emigrato ad inizio ‘900 in Argentina, che col tempo aveva messo su una grande impresa, una “Casa di Restaurazioni” ed operava con grandi ditte costruttrici per il restauro e la decorazione degli interni dei palazzi.
Entrò, come socio, a far parte di alcune imprese di costruzione fondate da italiani e in tale contesto la sua società decorò lo “Scalone Italia”, all’interno della Casa Rosada, ma è possibile che gli sia stata affidata anche la decorazione dello “Scalone Francia”. Decorò anche le cinque stanze dell’anticamera dello studio del Presidente. Ora proprio lì, all’interno della Casa Rosada, l’ultimo atto della storia del più grande calciatore della storia: Diego Armando Maradona.