In una breve intervista il Commissario della Lega spiega che la Giunta potrà essere composta anche di esterni al Consiglio, ma “la Basilicata ha abbondanza di figure adatte a sedere nell’Esecutivo”

di Angelomauro Calza

E’ presto per parlare di nomi, ma mai troppo per tentare di capire e sapere quali dovrebbero essere, quali saranno le caratteristiche della squadra di assessori che sarà messa in campo per i prossimi cinque anni da Vito Bardi e dagli alleati della coalizione di centrodestra. Alcune voci parlano di una possibile soluzione similare al primo Pittella della scorsa legislatura, con una Giunta di esterni, altre di un composizione mista, un’altra ancora, come avrete modo di leggere, di riconoscimento di caratteristiche ideali endogene al Consiglio regionale e alla Basilicata, e quest’ultima è la teoria che ha il peso maggiore, in quanto espressa dal Commissario della Lega, l’on. Marzio Liuni che abbiamo sentito qualche ora fa.

 

Vito Bardi

Onorevole, ci dà una idea di quello che dovrebbe essere l’identikit della squadra che dovrà costruire il Presidente Bardi?

Cercheremo i migliori profili, questo è banale ma è così.

Non necessariamente all’interno degli eletti?

Ci sarà sicuramente una porzione importante di eletti in Consiglio regionale, però non necessariamente. Ci sarà un certo mix. Dipenderà dalle forze politiche, da chi e quanti posti avranno e di conseguenza all’interno dello schieramento degli eletti verificheranno se ci sono le competenze per la delega x o y. In effetti non ci siamo neanche incontrati ancora, quindi fare nomi è prematuro.

 

Circolano voci secondo cui, senza fare nomi, qualcuno potrebbe arrivare anche da Milano, perchè magari lì ha fatto un buon lavoro in alcuni settori…

Mi sembra estremamente fuori luogo. Credo che la Basilicata sia in grado di esprimere delle persone che possono svolgere il ruolo di assessore senza andare fino a Milano. Un conto è se mi parla di, ad esempio, “direttore generale alla sanità”: allora lo vai a cercare perchè non c’è una figura adatta in Regione. Ma per la giunta credo proprio che ce ne siano in abbondanza anche in Basilicata. Non serve andare a prendere l’assessore al bilancio a Milano, per intenderci.

Franco Cupparo con Silvio Berlusconi

Franco Cupparo con Silvio Berlusconi

Chiaro quindi che l’indiscrezione, la “refola” giunta all’orecchio non era peregrina: non di assessori “milanesi” si parlava, ma di manager, intendendo per “milanese” qualche nome che potrebbe arrivare da fuori, dal Nord.
E allora, prendendone atto e partendo da ciò, eliminiamo le possibilità di un Esecutivo di esterni non solo al Consiglio, ma addirittura alla Basilicata. Se consideriamo che la Giunta dovrebbe essere numericamente composta – oltre al Presidente Bardi – da 2 esponenti della Lega e uno a testa per Forza Italia, Fratelli d’Italia e IDeA, un ragionamento sui possibili nomi si può sviluppare tenendo conto anche di rumors e pettegolezzi, come quello che vuole Cupparo e Piro alleati per far fronte comune e contrastare la possibile poltrona di assessore alla Sanità di Rocco Leone: se ciò dovesse corrispondere al vero ecco che per il detto “tra i due litiganti il terzo gode” potrebbe vedersi spalancate le porte di via Anzio quel Paolo Laguardia che già da mesi avevamo dato come componente della Giunta: dopotutto le competenze e i requisiti li ha tutti, l’esposizione mediatica fatta di foto che lo ritraggono

Donatella Merra

Donatella Merra

(Gabriele Paolini docet) alle spalle di Bardi, Berlusconi e Salvini che sono circolate sui social (qualcuno dice ad arte, e se è così… è stato pure bravo!) lo ha fatto conoscere in campagna elettorale a chi ancora di lui non aveva manco mai sentito il nome né vista la faccia, qualche accordo a pranzo ci sarà stato… insomma possiamo considerarlo tra i papabili, anche se il suo posto è seriamente insidiato da Gabriella Megale, che si è esposta candidandosi e che per di più rappresenterebbe la “quota rosa” nell’Esecutivo. Perde invece l’ipotesi di Francesco Fanelli Presidente del Consiglio regionale: per lui si prospetta una Vice Presidenza della Giunta ad interim con un assessorato: la Presidenza del Consiglio andrebbe invece a Donatella Merra, al momento unica donna eletta. Non dovrebbero esserci problemi per Vincenzo Baldassarre di IDeA, mentre pettegolezzi indicherebbero il secondo assessore in quota Lega in Michele Cannizzaro e quello di Fratelli d’Italia in Gianni Rosa: alcune soluzioni alternative sopra descritte sembrano poco probabili non per gli indiscussi requisiti dei nomi, ma per una semplicissima questione di ripartizione geografica dei seggi tra Potenza e Matera. Alla fine, se davvero si dovesse scegliere tra questi nomi, per dare rappresentanza al Materano in pole position ci sono proprio Rocco Leone di Forza Italia, e Giovanni Vizziello di Fratelli d’Italia. Sarebbe così assicurata anche la ripartizione in Giunta di 3 assessori della provincia di Potenza e due di quella di Matera: la quadra giusta auspicata dal Centrodestra per iniziare col piede giusto.