Il nome  individuato e proposto dall’on. Giuseppe Moles a Berlusconi  ha ricevuto il gradimento di Antonio Tajani sin da subito. Michele Cannizzaro paga una serie di insuccessi elettorali e le interlocuzioni col centrosinistra. Unico possibile outsider Rocco Leone

 

di Angelomauro Calza

Vito Bardi, Michele Cannizzaro, Nicola Mangialardi, Marco Saraceno e Rocco leone. Questi i cinque nomi di Forza Italia rimasti in lizza per un posto da candidato Presidente del Centrodestra alla Regione Basilicata. In realtà al pranzo di venerdì i nomi messi sul tavolo di vari candidati che hanno dato la loro disponibilità o si sono offerti a Moles erano otto, ma tanti ne sono rimasti: cinque.

il Prof. Nicola Mangialardi

il Prof. Nicola Mangialardi

Anche per Piemonte, Sardegna e Abruzzo non è che sia stato già individuato con certezza e univocità il candidato Governatore, e pure le voci che in Abruzzo davano Marsilio per ormai certo sono state ridimensionate per portata e probabilità, pur restando in quota Fratelli d’Italia l’onere di indicare il leader della coalizione alle elezioni di febbraio, così come per la Sardegna non è detto che il Partito Sardo d’Azione non riesca alla fine a spuntarla sulla Lega.

Marco Saraceno

Marco Saraceno

Per quel che riguarda la Basilicata, al di là della “quintina”,  il candidato sarà il generale Vito Bardi (come da noi per primi anticipato sin dal 17 settembre: clicca qui). Al di là del fatto che il nome sia stato individuato dal coordinatore regionale, l’on. Giuseppe Moles, (e non sia una autocandidatura) lo stesso ha ricevuto il gradimento di Antonio Tajani sin da subito, ma restano da fare considerazioni sulle motivazioni che hanno portato alla esclusione degli altri nomi, tutti qualificati, tutti degni dell’investitura, ma che presenterebbero elementi di debolezza sull’elettorato.

Rocco Leone

Rocco Leone

L’unico vero antagonista avrebbe potuto essere l’ex sindaco di Policoro, Rocco Leone, che però rispetto agli altri e a Bardi aveva dalla sua il solo fatto di essere espressione dell’area del Metapontino e del Materano, che avrebbe quindi potuto contemperare le richieste di buona parte della Lega di Basilicata che sta chiedendo a gran voce un rappresentante di questo territorio alla guida del massimo ente regionale. Marco Saraceno è nome nuovo, ma troppo giovane e di poca presa su un elettorato che lo considera sostanzialmente anche “troppo sconosciuto” per poter far presa. Il Cardiochirurgo Nicola Mangialardi è di Policoro, stimatissimo e conosciuto professionista, ma vive a Roma, e l’elettorato lucano ha già più volte non gradito e spesso bocciato candidati che non siano espressione diretta del territorio, gente con cui poter prendere un caffè al bar nel quotidiano. Restava in lizza il dottor Michele Cannizzaro, che si è proposto: serio professionista e stimato amministratore,

il dr. Michele Cannizzaro

il dr. Michele Cannizzaro

che però avrebbe pagato il fatto di essere arrivato terzo da candidato a sindaco di Potenza, di essere stato bocciato anche in qualità di candidato capolista al Senato per i Popolari Uniti alle elezioni del 2013, ma anche e soprattutto per essere stato Direttore generale dell’Ospedale San Carlo: apprezzatissima la sua gestione, sì, ma la nomina avvenne in quota centrosinistra. Per queste considerazioni, salvo colpi di scena (o per l’opportunità di “tenere ancora in mano” per non iniziare sin da subito una campagna elettorale non si sa quanto lunga), in settimana Silvio Berlusconi, se non personalmente, ma per il tramite di Antonio Tajani, annuncerà il nome del generale Vito Bardi quale candidato di Forza Italia alla Presidenza della Regione Basilicata al tavolo del centrodestra nazionale. E sarà lì, quindi, che Fratelli d’Italia e Lega più che gli altri alleati, dovrebbero sancire, consacrandolo candidato ufficiale, finalmente l’inizio di una campagna elettorale che, in essere per alcuni già da settimane, per le connotazioni che ha già assunto riguardo fatti che riguardano centrodestra e soprattutto centrosinistra, si preannuncia come una delle più incerte, combattute e financo confuse di tutte quelle che l’hanno preceduta.