La Meloni non gli ha perdonato la Giunta senza Fd’I, Rosa l’estromissione dall’Esecutivo. Intanto la Lega attende: se non avrà la Sardegna pretenderà la Basilicata

 

di Angelomauro Calza

 

Vabbè, che sono stì whatsapp che girano da stamattina? Cioè… sono tanti, ma sempre uguali. Sì, quelli che riportano l’articolo del Fatto Quotidiano in cui la Meloni dice di voler mettere in discussione le ricandidature sia di Solinas in Sardegna che di Bardi in Basilicata. Me ne sono arrivati almeno una decina, tutti uguali e da fonti diverse. Nessuna sorpresa, dai. Non lo avevamo scritto già, noi, che nulla era certo?

I Presidenti Bardi e Tajani

E il 26 agosto scorso non avevamo posto l’interrogativo (anzi, almeno due) sulla nota diramata dall’Ufficio stampa del Presidente Bardi con la dichiarazione di Tajani? “Gli ho confermato il pieno sostegno per il suo secondo mandato da Presidente della Regione” aveva detto in un tweet rilanciato da Gianmario Mariniello. E Angelomà (Leggi qua ll’articolo in questione) aveva fatto notare che “Antonio Tajani sostiene Bardi ricandidato, punto. Una attestazione di amicizia a titolo personale, non a titolo di portavoce della coalizione”. In molti avevano contestato tale lettura.

E invece ecco che oggi appare chiaro che Fratelli d’Italia Bardi non lo vuole proprio. Attenzione: non vuole Bardi, non altro! Oh, c’è poco da dire e da fare: se Gianni Rosa lo sgarbo della mancata conferma ad assessore se lo è legato al dito, la Meloni si è legata proprio al braccio quello ricevuto quando un anno e mezzo fa Bardi varò una giunta senza Fratelli d’Italia, salvo rivedere tutto dopo una settimana con una Giunta “riparatoria”.

Il Presidente della sardegna, Christian Solinas, con Matteo Salvini

E proprio Rosa e gli onorevoli Caiata e Mattia a suon di comunicati congiunti, stanno dettando i ritmi dell’azione politica di Fratelli d’Italia sul territorio lucano. Evvabbè, obietterà qualcuno, ma ci sta il segretario regionale, Piergiorgio Quarto, che pure ogni tanto qualcosa la dice e la fa, avrà un minimo di autonomia, o no? Ennò! Donzelli è stato chiaro: in Basilicata si deve seguire la linea dettata da Roma, e nessun sostegno deve essere dato a Bardi: o così o si viene relegati a ruoli di secondo piano (se si accetta di far parte delle retrovie, altrimenti tanti saluti, arrivederci e grazie), perché il Presidente deve saltare. Insomma, allo stato delle cose Quarto, Coviello e gli altri che la pensano come loro devono decidersi: o si allineano con le indicazioni romane e fanno venir meno il loro sostegno a Bardi, il loro corteggiamento anche in chiave futura o in Fratelli d’Italia non c’è più spazio per loro: non deve più esserci né innamoramento né amore. Non esiste che non si faccia quel che a via della Scrofa è stato deciso e in questo devono essere tutti allineati e coperti. Ma nel resto del centrodestra? Poca roba. O forse tanta. Di sicuro Italia Viva (sbagliamo a considerarla di centrodestra? No, dai. E’ di centrosinistra? Può darsi. E’ di centro? Così dice Renzi. Come il Padreterno è in cielo, in terra e in ogni luogo? Sì!) il tanto sbandierato 10 per cento previsto come risultato alle prossime regionali non lo ha ancora tramutato in voti per prendere coscienza di quel che dice: sono circa 25.000.

L’assessore Ferdinando Picerno

Oh, sono i voti di Marcello Pittella, Franco Cupparo e Rocco Leone messi insieme: non si venga a dire che Italia Viva ne ha di più! la Lega? Tace. Di sicuro se la Meloni mette in discussione Solinas in Sardegna qualcosa a Salvini si dovrà pur dare (E cosa è rimasto oltre la Basilicata? Il Comune di Potenza? …dai, non scherziamo!) anche perché come si rifletteva qualche settimana fa (Leggi qua l’articolo in questione) Il Vice Premier non potrebbe lasciare Sud e Isole a Fratelli d’Italia e Forza Italia: non ci sarebbe neanche una regione a guida leghista, come dire consegnare mezza Italia a Tajani e Meloni. E allora che fine farà la Basilicata? Allo stato, autocelebrazioni filobardiane a parte, sembrerebbe che non si debba parlare di “una poltrona per due”, ma di “una poltrona per tre”. Ammesso che poi si riesca a stare seduti. Unica voce di novità: Forza Italia punterebbe a sostenere la candidatura a Consigliere reigonale dell’attuale assessore alle Politiche Sociali di Potenza, Fernando Picerno, ma chi sarebbe abbandonato a sé stesso? Vattelapesca.Tutto il resto è noia.

 

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