Bibi Bianca, palermitano, è scrittore, autore per il teatro, regista e attore. Tra le sue opere teatrali: E fecero l’Italia; Opera buffa; il Decamerone. Tra i suoi scritti: Da papa Damaso a Clemente IX. Il godurioso regno di infallibili peccatori, santi ed eretici; Il ladro di Palermo, Briganti, Pensiero Bandito, Cartouche, Il ladro di cannoli. Vive tra Palermo e il Brasile

di Bibi Bianca

Geronimo al biliardo ci andava di rado. Si fermava una mezz’ora, seduto sulla panca di legno a guardare quelli che giocavano a stecca. Le cinque palle a proteggere la propria buca e i tiri secchi a carambolare sui bordi con le palle che rotolavano, viaggiavano veloci da una sponda all’altra, finivano in buca con un tonfo secco.

Qualche volta aveva provato a giocare, ma visto da fuori tutto sembra facile e così aveva steccato un po’ con il Monaco, un po’ con Giacomino, un po’ con Ino, il chitarrista, perdendo tutte le partite.

Sicuramente preferiva guardare gli altri, ma non solo quelli che si piegavano sul biliardo e andavano su e giù fra i tavoli con la stecca in mano e l’espressione così concentrata da risultare buffa. Amava guardare tutti quelli più grandi di lui, i maschi che passeggiavano per il corso con i jeans comprati a rate nel negozio via Gluck, le ragazze con le fasce tra i capelli sciolti e la busta di carta della boutique a tracolla. Le donne che spingevano i passeggini con i capelli raccolti sulla nuca, quelle con le borse e i sacchetti di plastica del supermercato. L’esercito degli anziani a ranghi sparsi che si fermava ogni due passi per curiosare attraverso gli occhiali sulla merce esposta davanti ai negozi.

Palermo - 1969

Palermo – 1969

– Per me questa è l’anarchia. Cioè…lo so, non c’entra niente, ma è l’ anarchia.

– Chiaro. Ma in che senso? – chiese Ino, poggiando il mento sulle mani per ascoltare meglio.

– Uno spazio visto come una grande comune dove tutti sono… uguali. Cioè… sembrano. . . cioè dovrebbero esserlo…

– Cioè?

– Ognuno svolge il suo ruolo dando e ricevendo. Praticamente… c’è un’armonia. Ecco. Capisci?

– Troppo giusto.

– Mi sfotti?

– No.

– Ti ringrazio.

– Però non ho capito niente.

– Allora mi sfotti?

– Forse.

– Mi sfotti o non mi sfotti?

– Ma che t’interessa! – rispose Ino porgendogli il barattolo grigio di latta.

– Cos’è?

– Sniffa.È Coccoina.

– Funziona? – chiese Geronimo fra il serio e faceto.

– Sì. Ma attento al pennello. Entra nel naso…