di Angelomauro Calza

Mi sono interessato per anni della vicenda di Chico Forti, in maniera più partecipativa possibile. Poi purtroppo problemi personali mi hanno impedito di copntinuare a dedicarmi come avrei voluto al suo caso: lui e Roberto Fodde, il suo inseparabile e fedelissimo amico, sanno di cosa parlo perchè li ho sempre informati di tutto. E allora oggi, all’indomani dell’ottimistico e sempre auspicato annuncio del suo imminente ritorno in Italia,  mi piace fare un salto indietro nel tempo e ricordare due episodi che mettono in luce due importantissime cose. Il primo la vicinanza dei suoi amici, il secondo il suo non aver mai perso ottimismo e speranza che la sua incredibile e inumana vicenda avesse fine. Era il 2009 e il musicista Ale Milani, conosciuto sul Gruppo Facebook creato a sostegno della liberazione di Chico Forti, compose una canzone in occasione del Natale dedicata proprio a Chico. Partecipai all’iniziativa insieme ad un gruppo di amici virtuali di Chico, oltre i suoi zii e l’amico di sempre, Roberto Fodde, che oggi proprio su fb scrive:

Chico Forti con Roberto Fodde

Chico Forti con Roberto Fodde

Oggi giorno di Natale del 2020 ho avuto la fortuna di poter visitare ancora una volta Chico nonostante le strettissime restrizioni per la Pandemia in corso.Solo 2 fortunati detenuti su 1000 hanno avuto una visita approvata oggi in occasione del Natale.Per 16 anni ho trascorso il giorno di Natale con lui nelle differenti carceri … il mio permesso di visita oramai sembra la mappa del tesoro ! Piu’ di 275 volte ho varcato quel cancello pesantissimo e loho Lasciato chiudere alle mie spalle con un rumore metallico fortissimo che e’ sempre stato un colpo al cuore di tristezza sapendo che avrei lasciato Chico dentro mentre io rientravo alla vita normale libero e felice … chi ha avuto La fortuna di visitare Chico in carcere capisce quanto questo rumore sordo del cancello che si chiude alle tue spalle sia un tremendo colpo di tristezza e di impressione di immensa impotenza davanti ad una condanna che non ti da nessun alito di speranza …Questo finalmente sarà’ l’ultimo Natale che trascorreremo assieme dietro un cancello gigante con filo spinato ….Spero che il prossimo lo trascorreremo o Lo trascorrerà’ con i suoi cari in una località’ da sogno! Oggi ho visto Chico raggiante! Chico sta bene, ha il morale alto, e’ felicissimo ed orgoglioso dell’operato del Ministro Luigi Di Maio ed il suo staff della Farnesina per ottenere questo difficilissimo trasferimento nel Nostro Paese dopo 20 anni di inutili innumerevoli tentativi legali di far riconoscere la sua innocenza…Ora Chico e’ fiducioso di essere nelle mani del nostro Governo per finalizzare al più’ presto gli ultimi dettagli per il suo trasferimento.Credetemi che la impresa è stata una “ mission impossible” e siamo già’ ad un ottimo punto per finalizzarlo. E’ una operazione delicatissima senza precedenti in Florida e forse negli USA per il tipo di condanna che ha subito.Grazie a tutti Voi per l’immenso supporto mediatico dei vari programmi TV, radio e giornali e aiuto personale con gli instancabili tam tam dei vari social media che hanno tenuto viva la storia di Chico e hanno stimolato costantemente ed educatamente questo Governo che merita la mia profonda stima per la maniera come ha affrontato diplomaticamente questo rientro del nostro caro Chico Forti , come avevano promesso… finalmente! Auguri di cuore a tutti Voi da parte di Chico e mia!”. Ecco, questo è l’oggi, il Natale 2020, e qui vi ripropongo il “Merry Christmas” a Chico di 11 anni fa. C’è poi un altro video, una telefonata, che ho ricevuto da lui con la preziosa collaborazione di Roberto Fodde, in cui ascolterete la voce di Chico che, il 7 settembre 2014, speranzoso, mi racconta dell’incontro con un principe del Foro americano, Joe Tacopina di origini italiane, che alimentò le sue speranze di liberazione: son passati più di 6 anni, ma alla fine, Chico, l’uomo che non si è mai arreso, dovrebbe a breve vedere una nuova luce illuminare il suo futuro.

La telefonata