Maria teresa Lavieri denuncia il fenomeno sul suo profilo facebook e si chiede: “dove andremo a finire se anche le istituzioni tollerano tutto questo”? Riflessione seria e grave, ma riferita a chi o a quale episodio?

di Angelomauro Calza

Di bullismo operato da Dirigenti nei confronti di loro subalterni sono piene le cronache di tutti i tempi, ma che un Dirigente fosse a sua volta bullizzato… beh, non capita mica tutti i giorni!

Il post della dottoressa Maria teresa Lavieri su Facebook

Il post della dottoressa Maria teresa Lavieri su Facebook

Eppure deve essere successo. Forse sta ancora accadendo. La denuncia, sempre sui social, viene dal Direttore generale della Regione Basilicata, Maria Teresa Lavieri, che mercoledì scorso, qualche ora dopo il nostro articolo “La Lavieri denuncia spartonzie” (vedi https://www.angeloma.it/politica/la-lavieri-denuncia-spartonzie-su-facebook/  ) ha pubblicato questo post (v. anche foto in pagina): “Il bullismo è ormai sdoganato anche nelle istituzioni pubbliche ed è presente specie ai massimi livelli. Verbo arrogante e irrispettoso, toni e atteggiamenti aggressivi e minacciosi, comportamenti ostracistici, furbeschi e vendicativi, agire pilatesco, applicazione sistematica dell’ostruzionismo e della regola dello scarica barile, sono una costante quotidiana. Che dire poi del generale distacco di chi sta a guardare senza scandalizzarsi e prendere mai una posizione. Poveri noi, dove andremo a finire se anche le istituzioni tollerano tutto questo?” Con chi ce l’ha la dottoressa? La sua riflessione va tenuta in debito conto, ma – ancora una volta dopo quel che abbiamo scritto mercoledì – appare sconveniente che denunce di questa gravità vengano postate sui social da un Direttore generale (mica un miciomicio-miaomiao qualunque). O dobbiamo pensare che oggetto delle azioni di bullismo denunciate sia lei in persona? Può essere? Noi non ci crediamo, anche se resterebbe comunque sconveniente il pulpito da cui viene lanciata la sua riflessione. Prendiamo solo atto che se lo afferma un Direttore generale della Regione Basilicata non possiamo che allarmarci del dilagare del fenomeno anche “ai massimi livelli delle Istituzioni pubbliche”. (Ma se – per esempio – vittima di bullismo fosse un Direttore generale di una qualunque istituzione pubblica, chi ci sarebbe ancora più in alto, tanto in alto da non poter essere nominato e da poterlo bullizzare?).

© copyright www.angeloma.it – è consentita la riproduzione anche parziale a scopo di critica, confronto e ricerca purché con citazione degli autori e linkando la fonte