Il consigliere regionale del Pd commenta l’assunzione a tempo indeterminato di 26 precari storici presso il centro di Tito

 

“È davvero una bella notizia l’assunzione a tempo indeterminato di 26 precari storici al Cnr di Tito.

È un bel passo avanti per almeno tre ragioni”.

 

E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza che aggiunge: “La prima ragione è che non si disperdono una esperienze consolidate nel tempo e che rischiavano di essere sbattute fuori; anche oltre i confini della nostra regione in cerca di lavoro. La seconda ragione risiede nella tipologia del contratto a tempo indeterminato mettendo uno stop all’ansia del giorno del dopo nell’incertezza del rinnovo del contratto. La terza ragione è che si tratta di una stabilizzazione in un istituto di ricerca, un mondo su cui il nostro Paese deve investire di più non determinando, come accade con questa legge di stabilità, un blocco del turn over per il prossimo anno nelle università italiane”.

 

“Certamente il presupposto di queste stabilizzazioni – continua – è il decreto Madia, accompagnato, come necessario, dai requisiti necessari resi possibili soprattutto dalla capacità di intercettare risorse e di realizzare progetti. Credo che vada dato merito a tutti coloro che hanno contribuito a questa attività, a tutto il personale e ai presidenti, Cuomo e Lapenna, che nel corso di tanti anni hanno consolidato questa importante infrastruttura di ricerca sul nostro territorio”.

 

“In questi anni di attività, prima da presidente della Provincia e poi da consigliere regionale – conclude Lacorazza – ho avuto modo di incrociare qualità e capacità che animano la vita e l’attività del Cnr di Tito; per parte mia ho provato sempre a sostenere il necessario contributo e la giusta attenzione. C’è ancora tanto da fare, ci sono altri precari da stabilizzare ed altre opportunità da generare per la nostra terra di Basilicata. Io, per quanto nelle mie possibilità, continuerò a fare la mia parte”.

 

Potenza, 28  dicembre 2018