Ai 1.000 tamponi al giorno annunciati dal sindaco di Francavilla sul Sinni risponde il Referente sanitario dell’Ospedale “San Giovanni” che dichiara alla Gazzetta del Mezzogiorno genericamente:il numero sarà adeguato a garantire la copertura del bacino dell’intera area”

di Angelomauro Calza

Ma allora avevamo visto giusto lo scorso 4 dicembre, quando ne abbiamo scritto? (leggi qui) Ci sono davvero forti dubbi su quanto dichiarato dal sindaco di Francavilla sul Sinni, Romano Cupparo riguardo i 1.000 tamponi al giorno che potranno essere processati dall’Ospedale di Chiaromonte una volta a regime? Eppure lui lo ha detto ostentando determinazione e sicurezza, cavolo! Può mai essere che lui conosce questi numeri e il Referente sanitario del Pod (Presidio Ospedaliero Distrettuale), Giacomo Lamboglia, no?

Il titolo della Gazzetta del Mezzogiorno di oggi

Cioè… un esterno ne sa più di uno che non solo opera all’interno della struttura, ma addirittura – di fatto – la dirige? E che cavolo, dottor Lamboglia, se è così cosa aspetta a dimettersi per protestare contro chi non l’ha informata correttamente? Si faccia sentire con i suoi superiori! E si faccia sentire pure il sindaco di Chiaromonte che certe cose deve venire a saperle dal sindaco del comune confinante! Sindaco confinante che però se la corbelleria l’ha detta lui farebbe bene quantomeno a chiedere scusa ai cittadini. O forse non è ben chiara la situazione? A chi? Beh, ci sono pochi dubbi: o non è ben chiara a Lamboglia o non è ben chiara a Romano Cupparo, di qui non si scappa.

Il passaggio in cui Lamboglia sconfessa Romano Cupparo senza nominarlo

La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi parla (senza fare nomi né riferimenti specifici) di questo e precisa che ancora non ci si sbilancia sul numero di tamponi che potranno essere processati quotidianamente quando l’attività entrerà a pieno regime, ma Lamboglia spiega che «il numero sarà adeguato a garantire la copertura del bacino dell’intera area» Come mai Lamboglia non dà un dato certo, quei 1.000 tamponi al giorno che rappresenterebbero un vanto per l’Ospedale? Forse perché sa che il numero reale è di molto inferiore? (indiscrezioni parlano di un massimo di 300, massimo 400 tamponi a regime: qualcuno (un uomo) ieri lo ha detto nei corridoi forse a voce troppo alta? E proprio mentre ci stavo io a passare di là? Sarà vero? Non si sa, ma anche 300 sarebbe comunque un buon numero, in linea anche con il San Carlo di Potenza). Lo stesso Direttore Sanitario con Maria Paola Vergallito parla anche di tante altre cose da noi rese note nei giorni passati, e sostanzialmente non fa altro che certificare (pur se superfluo) quel che abbiamo già scritto più volte riguardo l’istituzione del reparto Covid presso il San Giovanni e di tutto quanto a questo collegato ( leggi qui,  e qui ).

L’ala dell’Ospedale di Chiaromonte dove al terzo piano si sta lavorando per ospitare il Centro Covid (ph. Angeloma.it)

Tutto confermato, sì, ma tutto ribadito, già detto, nessuna novità, tranne una conferma o una smentita che attendiamo ancora da qualcuno circa voci (sino ad ora mai riportate, lo facciamo noi) cui non riusciamo davvero a credere: tutto questo ambaradan che riguarda gli spostamenti e la conseguente sospensione temporanea di attività di alcuni reparti altro non sarebbe che la conseguenza di una sorta di puntare i piedi, un diniego di soggetti molto importanti a trasferire una sola struttura da un piano terra a un primo piano, senza ripercussione alcuna sulle attività di tutti i reparti interessati (che poi sono quasi tutti…): ginecologia, CRA, uffici amministrativi, oculistica, ambulatori. Vabbè, ma può mai essere? Un ospedale succube di qualcuno? Ma dai, non può essere! Non è vero! E poi, se anche fosse… che fa? Fesserie, eventuali effimere metafore di onnipotenza, non ci crediamo proprio, e se anche fosse vero con il giusto ausilio di buona volontà e capacità organizzativa interne e certificate tutto si aggiusta. Ormai i lavori sono in corso, non si aspetta altro che finiscano nei tempi indicati dal Direttore Generale della ASP, Lorenzo Bochicchio per poter riprendere a pieno regime attività essenziali e vitali per il territorio di un’area interna che non si può permettere di sottoutilizzare una struttura come il San Giovanni. Oh, che poi… se uno riflette e si chiede se alla fin fine l’istituzione del nuovo reparto fosse stata l’occasione e la scusa per ristrutturare l’Ospedale?

il sindaco di Chiaromonte Valentina Viola_

il sindaco di Chiaromonte Valentina Viola_

Del resto il quinto piano non è interessato ai lavori, e per quello il sindaco Viola ci ha già dichiarato che Bardi ha promesso di finanziarne il completamento con uno stanziamento apposito, quindi… ben vengano le ristrutturazioni! Intanto ieri sono stati effettuati i primi tamponi: notizia bella, ma strumentalizzata e sbandierata oltremodo, riempita di grandi significati, da quella politica che quasi litiga per accaparrarsene il merito. Ragioniamo allora un attimo, a beneficio di tutti, anche sui numeri dati da Romano Cupparo, (che ci auguriamo non abbia dato i numeri e che speriamo siano un giorno realtà, ci mancherebbe).  Operatori specializzati ci hanno spiegato che per l’effettuazione dell’analisi dei tamponi ci sono strumenti di ultima generazione in grado di montare termoblocchi da 365 campioni con i relativi controlli. Affianco a questo però è necessaria una fase estrattiva degli acidi nucleici, nella fattispecie il genoma è un virus RNA. La fase estrattiva dell’RNA a Chiaromonte come si fa? A mano? O con strumenti robottizzati? (è importante saperlo, perché la differenza è sostanziale proprio ai fini dei numeri) Successivamente una aliquota di questo RNA va calibrata attraverso la spettrofotometria, dopodichè si avvia la reazione nel termociclatore. Generalmente nei laboratori bene attrezzati questo sistema è quasi tutto automatizzato, la mano dell’uomo è irrilevante rispetto al processo totale. E’ ovvio che se si hanno 10 macchine in linea, ma non supportate da un robot o invece di 10 biologi molecolari ce ne sta uno solo, è normale che rispetto alle potenzialità si riesca a processare molto di meno. Ecco, tanto chiarito, la domanda è: in uno con il completamento di tutti gli interventi necessari per rendere operativo il nuovo Reparto Covid, così come per l’annuncio della effettuazione a regime della processazione di 1.000 tamponi al giorno, il sindaco di Francavilla sul Sinni ha notizia (e quindi perché non l’annuncia?) anche della conseguente contrattualizzazione di un numero sufficiente di biologi molecolari? No, uno chiede solo perché manco di questo Lamboglia ha parlato alla Gazzetta, quindi di sicuro lui non ne è a conoscenza, oppure sa che essendo tutto robottizzato, ultramoderno, tanti biologi non servono. Noi non sappiamo questi particolari, poi se magari qualcuno ce li spiega ne saremo contenti.

Il sindaco di Francavilla s.S.

Però Lamboglia annunci non ne ha mai fatti, ha solo spiegato, chiarito, illustrato, non ha arringato (o forse illuso) i cittadini. Quindi questi annunci li aspettiamo da chi li ha già fatti: da Romano Cupparo. E aspettiamo questi, oppure quello in cui il sindaco corregge il suo precedente annuncio in diretta a 106 Express (anche se la gente spera di no, sarebbe bellissimo avere 1.000 esiti al giorno, ma una cosa non può coesistere con l’altra, quindi bisogna essere chiari e dire la verità alla gente, all’elettorato, ai consensi ricevuti), sicuri della sua coerenza e onestà intellettuale, del suo voler certificare nei comportamenti – se necessario – la metafora edoardiana che recita che l’uomo è uomo quando capisce che ha sbagliato e fa un passo indietro: lo diceva un altro sindaco, di fantasia, della Napoli che fu, nel quartiere Sanità (nomen omen). Sarebbe molto apprezzato per questo, davvero. In conclusione: il 4 dicembre titolammo “arrivano i Mille”, le voci oggi parlano invece di “300”… e a chi poco poco collega i fatti alla letteratura e alla poesia risorgimentale,senza bisogno di riportare poesie su Carlo Pisacane e sulla vicina Sapri, stà incertezza non ispira molta fiducia. Speriamo comunque bene, siamo ottimisti!

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