Venosa è una piccola cittadina dalle origini antiche e dal passato colorato si trova nel nord della Basilicata, ai piedi del vulcano estinto Monte Vulture, non lontano dalla città di Melfi.
di Basilicatadiscover
Questo gioiello è stato nominato uno dei borghi più belli d’Italia e ha un significativo valore culturale e storico. L’antica città di ‘Venusia‘ che significa città di ‘Venere‘ era una delle più grandi colonie romane, ed è il luogo di nascita di uno dei più grandi poeti romani Orazio; (65-8 A.C.), che è riconosciuto per ‘ The Epodes ‘, un genere iambico di ‘ poesia della colpa ‘ scritto per vergognare i suoi concittadini in un senso dei loro obblighi sociali.
La sua origine si fa risalire al 291 A.C. A causa della sua lunga storia, Venosa è disseminata di importanti reperti archeologici risalenti all’epoca romana. Sede di vari splendidi palazzi e chiese, tra cui la Cattedrale, Venosa offre uno scenario culturale mozzafiato per il turista amante dell’archeologia. Brevi festival teatrali e cinematografici si tengono talvolta a Venosa e la Incompiuta, la chiesa incompiuta, ospita spettacoli a volte.
Venosa è famoso come uno dei borghi più belli d’Italia e ha un significativo valore culturale e storico. la città si trova nel cuore della regione del Vulture, una zona fertile che prende il nome dal vulcano ormai spento. A causa della fertilità della terra, Venosa è riconosciuta come una delle migliori produttrici di vino italiano, producendo il famoso Aglianico del Vulture (DOC).
![Parco archeologico di Venosa](https://www.angeloma.it/wp-content/uploads/2019/05/Parco_Archeologico_Venosa-300x225.jpg)
Parco archeologico di Venosa
Fra le attrazioni turistiche più apprezzate di Venosa ci sono sicuramente la Casa di Orazio, e il Parco Archeologico Romano, entrambi i siti approfondiscono il periodo romanico di questa zona, è possibile visitare resti di un anfiteatro e di bagni termali molto interessanti, ma non è tutto.
L’incompiuta Abbazia della Santissima Trinità è uno dei monumenti più interessanti del Sud Italia. È il più grande complesso monastico in Basilicata e si compone della “Chiesa vecchia”, la vecchia chiesa di epoca paleocristiana e “Chiesa nuova”, la nuova Chiesa. Nell’Abbazia sono esposti affreschi e mosaici di epoche diverse. La Chiesa della Santissima Trinità contiene la tomba del crociato normanno, Roberto il Guiscardo, così come gli affreschi e i mosaici più belli.
Un altro luogo molto visitato è il castello “Pirro del balzo”, che prende il nome dal duca che lo costruì sulle rovine di un’antica Cattedrale. Il castello è stato costruito in diverse fasi, in o intorno 1400 D.C. le prime torri e l’edificio sono stati collocati e la costruzione è stata continuata nel XVIII secolo. Oggi parte del castello ospita il Museo archeologico nazionale, dove vengono conservati reperti archeologici dai tempi pre-romani al periodo normanno. Nelle vicinanze si trova la Fontana di “angioina” dal 1298 e la “Chiesa del Purgatorio”; una chiesa costruita in stile barocco durante il XVI secolo, entrambi meritano una visita.