Nel giorno della cerimonia di commemorazione di Antonio Nicastro un quotidiano pubblica irrispettosamente la notizia che la Commissine d’inchiesta non ha rilevato nulla di difforme dal protocollo completa di foto della lettera riservatissima inviata alla Procura della Repubblica.

di Angelomauro Calza
Vergogna numero uno

Quando alla mamma ingenua salta agli occhi che il barattolo di marmellata è a metà e il giorno prima era pieno chiede al bambino se a mangiarla è stata lui. Può anche darsi che lo ammetta, candidamente, ma di solito il bambino nega responsabilità. La mamma furba invece chiede alla sorellina se per caso il fratellino lo ha fatto: e la sorellina di solito lo accusa.

Il Dirigente Ernesto Esposito

Il Dirigente Ernesto Esposito

La comunicazione alla Procura

Ecco, si potrebbe riassumere così la vicenda della Commissione d’inchiesta sulla morte di Antonio Nicastro, la marmellata, appunto.

Bardi incarica il Dirigente Generale Ernesto Esposito, che a sua volta chiede una relazione ai Direttori Generali della Asp e del San Carlo (un caso evidentissimo di controllato-controllore?). Poi a seguito di pressanti e continue nostre insistenze volte a sapere “esclusivamente” se la Commissione stesse lavorando, se avesse terminato o se ancora non fosse stata proprio insediata, ecco che dal nulla si materializza un comunicato del Presidente Bardi che annuncia la chiusura dell’inchiesta con l’invio delle risultanze – che non possono essere rivelate –  alla Procura della repubblica. Ma  la Commissione era davvero composta da controllato e controllore?  E, se sì, quale poteva essere l’esito? Forse “Nessuna significativa difformità dal protocollo”? Chi ha puntato tutto su questo finale ha vinto! VERGOGNA!

Vergogna numero due

Una talpa probabilmente. O in Procura, o in Direzione Generale del Dipartimento Politiche della Persona, o nello staff del Presidente Bardi. Non può essere stata altra persona visto che la comunicazione alla Procura della Repubblica era stata dichiarata secretata. Fatto sta che il documento è venuto fuori e dato a un quotidiano che ha “fatto lo scoop” pubblicandolo. Ma proprio oggi doveva farlo? Nel giorno del ricordo di Antonio Nicastro, nel giorno della plantumazione di un albero a lui dedicato a Montereale, con amici e parenti tutti là dalle 11.30 a ricordarlo, piangerlo e onorarlo? La cerimonia è stata ampiamente preannunciata nei giorni scorsi, anche alla Nuova del Sud lo sapevano. Un bel modo per guastare la cerimonia e inasprire gli animi. Cosa non si fa per dare una notizia ad ogni costo. Com si calpestano umanità, dignità e rispetto per chi non c’è più. VERGOGNA! E se (CASO MAI) la pubblicazione è stata volutamente e strategicamente studiata proprio per oggi DOPPIA VERGOGNA! E se (in questo caso) lo avessero fatto nel per fortuna vano e inutile tentativo di influenzare la Magistratura? MALFATTORI DA VERGOGNA E PUBBLICO LUDIBRIO!

Bardi adesso che fa?

SODDISFAZIONE NUMERO UNO

La soddisfazione di amici e parenti è che per fortuna la Magistratura sta lavorando ancora e davvero in riservatezza

SODDISFAZIONE NUMERO DUE

L’altra soddisfazione è che tutto quanto sta succedendo dimostra che qualcuno si sta cacando sotto e appena accadrà anche lui finirà in prima pagina